A qualcuno è sicuramente capitato di aver aderito, per la stagione calcistica 2018/2019, all’offerta SKY dedicata al calcio, o di aver rinnovato l’abbonamento, pensando di poter vedere tutte le partite del campionato di serie A e di serie B come le pubblicità avevano lasciato intendere e di aver scoperto solo in seguito che l’offerta Sky prevedeva una riduzione del 30% delle partite di serie A e la cancellazione dell’intero torneo di serie B, con l’ulteriore beffa di non poter nemmeno recedere senza subire un depauperamento o per l’esborso di penali, o per l’obbligo alla rinuncia e/o restituzione degli sconti connessi al pacchetto.
Giova riferire che questi comportamenti sono costati alla Sky caramente!
L’Antitrust in data 28/08/2018 avviava il procedimento istruttorio PS11232 e condannava SKY a pagare una sanzione di 7 milioni di euro in quanto le condotte tenute dalla società venivano ritenute scorrette per violazione dell’art. 21, comma 1, lettera b), 24 e 25 del Codice del Consumo, per la scarsa informazione e la poca chiarezza dell’offerta relativa al pacchetto calcio proposto ai clienti.
Si è osservato che sia nella homepage del sito web di Sky dedicata al calcio dal 14 giugno 2018 e fino all’avvio del procedimento istruttorio PS11232, sia nella pagina Facebook ed ancora negli spot televisivi, non erano stati illustrati, in modo chiaro e con la dovuta trasparenza, i contenuti dell’offerta e soprattutto non era stata evidenziata la riduzione del numero di partite disponibili.
Sky, inoltre, attuava, come si dice in gergo, “una pratica aggressiva” visto che i consumatori una volta abbonati, sono stati costretti a pagare gli stessi importi nonostante il contenuto diverso e ridotto del pacchetto rispetto a quello originariamente prescelto.
In altre parole Sky ha esercitato un indebito condizionamento nei confronti dei clienti abbonati al pacchetto Calcio, i quali, non hanno potuto scegliere liberamente se mantenere oppure rinunciare al pacchetto sostanzialmente diverso da quello a cui avevano originariamente aderito.
Un ulteriore sanzione di 2,4 milioni di euro è stata comminata dall’Agcom a Sky per non aver concesso il diritto di recesso senza costi ai clienti, che avevano aderito in precedenza ad un’offerta che poi è stata ridotta visto che Sky ha perso tre gare di Serie A e tutta la Serie B a favore di Dazn.
La sanzione di cui sopra,è stata comminata con delibera n 127/19/CONS in quanto Sky non ha ottemperato a quanto previsto da una sua precedente delibera dell’Agcom.
Con delibera n. 69/18/CONS., infatti, l’Agcom aveva diffidato SKY a rispettare il quadro normativo e regolamentare vigente, precisando, inoltre, quali elementi informativi dovessero essere forniti agli utenti e ribadendo la necessità di garantire l’esercizio del diritto di recesso senza penali, né costi di disattivazione, nonché secondo le modalità previste dalla legge.
Sky replicava attraverso una nota diramata quasi nell’immediatezza del provvedimento“Con riferimento al provvedimento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), pubblicato in data odierna, con il quale l’AGCOM ha contestato a Sky di non aver concesso il diritto di recesso senza costi a quei clienti che avevano sottoscritto un contratto di abbonamento includente il pacchetto Sky Calcio ancora in corso al momento dell’assegnazione a Sky dei diritti sulle stagioni 2018/2021 del Campionato di Serie A, Sky ritiene di aver agito conformemente alla normativa e confida che la correttezza del proprio operato emergerà da un esame più approfondito in sede di ricorso dinanzi all’autorità giudiziaria amministrativa”.
“Anche in questa occasione Sky ha dimostrato quanto la cura del cliente sia la priorità dell’azienda, decidendo sin dall’inizio della stagione 2018/2019 non solo di non ribaltare sulla propria clientela i maggiori costi rispetto al passato sopportati per l’acquisto dei diritti della Serie A, ma anche di arricchire il Pacchetto Sky Calcio con l’inclusione di rilevanti eventi calcistici, come l’Europa League e la Champions League”.
L’impressione è che siamo appena all’inizio di una vicenda che avrà ulteriori risvolti e che porterà ad un’infuocata battaglia anche nelle aule di Giustizia!
Altra questione rilevante sarà la Champions League visto che Sky ne ha acquisito i diritti per il triennio 2018-21.
Per la stagione 2018-2019 la Rai poteva trasmettere in chiaro un match del mercoledì a scelta, le due semifinali, la finale e la Supercoppa Europea stante un accordo raggiunto con Sky.
Per la stagione calcistica 2019-2020 le cose invece rimarranno sostanzialmente invariate, infatti Sky manderà in onda sette partite per ogni giornata, DAZN trasmetterà in streaming gli altri tre incontri (sabato ore 20.30, domenica ore 12.30 e domenica ore 15.00), mentre Mediaset non avrà alcun diritto, ma trasmetterà una partita a settimana di Champions League al posto della Rai la quale non ha voluto acquisire diritti relativamente alla trasmissione delle partite di serie A.
Se anche tu hai subito i disagi riportato in questo articolo, contattaci per iniziare la procedura che ti porterà ad ottenere il rimborso di quanto ingiustamente pagato a SKY. Sarai seguito da professionisti esperti della materia che faranno valere i tuoi diritti di consumatore!